giovedì 28 giugno 2012

Bronte Country

C'è una cittadina, come una piccola perla verde, incastonata fra i prati con i tipici muretti a secco, punteggiati di pecore dal muso nero, e le brughiere dello Yorkshire.


Una cittadina dove la domenica si fanno feste anni 60 e si va al pub che è lo stesso dal 1700.


Una cittadina con una piccola parrocchia proprio al limitare del paese, dietro alla quale si passeggia nel misterioso cimitero e si stendono a perdita d'occhio le selvagge brughiere, battute da venti gelidi e terribili  d'inverno, benedette dal sole e dallo splendore dell'erica fiorita in estate.




Proprio qui hanno vissuto tre sorelle, ognuna delle quali famosa per un romanzo, libri che sono parte della letteratura classica inglese: Jane Eyre, Agnes Grey e Wuthering Heights. Sto parlando del paese di Haworth e delle tre sorelle Bronte: Charlotte, Emily e Anne. Tutte e tre morte giovani, intorno ai trent'anni, sepolte nella cripta di famiglia sotto alla chiesa.



Charlotte fu la più famosa, il suo Jane Eyre fu accolto con grande favore di critica quando ancora era in vita. Ma io ho sempre preferito la schiva e oscura Emily, che passeggiava da sola nelle brughiere per chilometri, lasciandosi ispirare per il capolavoro immenso che ha scritto in pochissimi mesi febbrili poco prima di morire, resa più debole e provata dal dover accudire il fratello Branwell, artista oppiomane e dedito all'alcol che morirà pochi mesi prima di lei. Cime Tempestose, Wuthering Heights in inglese, è un libro che mi ha sempre tremendamente affascinata, sia per il genio narrativo, sia per i temi scandalosi e all'avanguardia per il periodo in cui fu scritto.

Narra la passione viscerale e travolgente, a volte brutale, di Heathcliff e Catherine, due anime affini, per sempre unite nel paesaggio interiore inquietante, pieno di luci e ombre, dell'autrice. Una donna forte, selvaggia, autentica. Come i paesaggi incredibili che sempre l'hanno ispirata e di cui ora lei è parte.


Cosi, oggi vi saluto con le sue parole, tratte da Cime Tempestose, le mie citazioni preferite.

"Io lo amo più di me stessa, Ellen; e lo so da questo: tutte le sere io prego di potergli sopravvivere, perché preferirei essere infelice io, piuttosto che saperlo infelice. È la prova che l'amo più di me stessa."

"Non gli dirò quanto lo amo, e non perché sia attraente, ma perché è  me più di quanto lo sia io stessa".

"Adesso mi dimostri come sei stata crudele, crudele e falsa. Perché mi hai disprezzato? Perché hai tradito il tuo stesso cuore, Catherine? Io non ho una parola di conforto per te: tu hai quello che ti meriti. Ti sei uccisa da te stessa. Sì, tu puoi baciarmi, e piangere, puoi strapparmi lacrime e baci: essi ti arderanno, ti danneranno.
Tu mi amavi: che diritto avevi, allora, di lasciarmi? Che diritto, rispondimi, di sacrificarmi al tuo miserabile capriccio per Linton? Mentre né la miseria, né la degradazione, né la morte, nulla di tutto quel che Dio e Satana potevano infliggerci, ci avrebbe separato, tu, di tua piena volontà hai fatto ciò. Non io ti ho spezzato il cuore, ma tu stessa: e il mio col tuo. Tanto peggio per me se sono forte. Ho forse bisogno di vivere? Che razza di vita sarà la mia quando tu... oh, Dio! Vorresti tu forse vivere con l'anima tua nella tomba?"

"Ho condotto una ben dura esistenza, dal giorno che ho cessato di udir la tua voce. Ma tu devi perdonarmi: perché ho lottato solo per te."

"A che scopo esisterei, se fossi tutta contenuta in me stessa? I miei grandi dolori, in questo mondo, sono stati i dolori di Heathcliff, io li ho tutti indovinati e sentiti fin dal principio. Il mio gran pensiero, nella vita, è lui. Se tutto il resto perisse e lui restasse, io potrei continuare ad esistere; ma se tutto il resto durasse e lui fosse annientato, il mondo diverrebbe, per me, qualche cosa di immensamente estraneo: avrei l'impressione di non farne più parte. Il mio amore per Linton è come il fogliame dei boschi: il tempo lo trasformerà, ne sono sicura, come l'inverno trasforma le piante. Ma il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce nascoste ed immutabili; dà poca gioia apparente ma è necessario. Nelly: io sono Heathcliff! Egli è stato sempre, sempre nel mio spirito: non come un piacere, allo stesso modo ch'io non sono sempre un piacere per me stessa, ma come il mio proprio essere. Così, non parlar più di separazione: ciò è impossibile."


2 commenti:

Berkana ha detto...

Anch'io adoro "Cime tempestose"....è decisamente il mio preferito :)
E grazie per queste splendide immagini
Un abbraccio
Berk

IsabelC. ha detto...

Foto e post davvero speciali